RAGAZZI IL PUNTO NON E' LA NAZIONALITA DEI COMPONENTI, che ormai si s?, se ne utilizzano diversi di diverse nazionalit?, O LA NAZIONALITA' DEL MARCHIO.
IL punto ?: dove sar? la fabbrica che costruir? il componente o l'automobile.
Qui si dimentica che molti manager, progettisti, ingegneri (di oggi e di ieri) non hanno niente a che vedere con l'Italia, stessa cosa x i componenti.
Ad esempio ? inutile al mercato italiano che il bullone sia della Fiat ma ? fatto in Brasile (st? sparando a caso) in fabbriche brasiliane, come anche non vuol dire nulla se si utilizza un componente Bosch, basta che sia costruito e/o assemblato in Italia, stessa cosa x l'auto completa.
In teoria il prodotto Italiano dovrebbe essere tutto italiano dalla fusione del primo pezzo di ferro, alla consegna delle chiavi anchesse fatte in Italia, anche se ormai non ? + cos? e non sar? + possibile che sia cos?, grazie anche alla globalizzazione, x giusta o sbagliata che sia.
Se si dovesse avere un'Alfa (x ipotesi, della Bmw) con componenti di varie provenienze, che costruisce in Italia e quindi produce lavoro e ricchezza OK, piuttosto di assistere ad un declino ormai lungo 20anni (lasciamo perdere 159,Brera e cos? via) va bene anche cos?, che sia Krucca, basta che salvi i nosti lavoratori e che noi comprando acquistiamo un prodotto valido fatto in Italia.
Ma se si dovesse avere un totale spostamento in altra nazione ALLORA NO
