Si narra la storia di un "terrorista" un po' particolare che lotta contra un regime totalitario instauratosi in un'Inghilterra di un vicino futuro.
Sia il film che il fumetto (personalmente ho apprezzato pi? il film) sono opere di grande spessore, in cui si pu? chiaramente leggere un messaggio molto significativo andando un pelo pi? in l? dell'azione che pervade sia la versione cartacea che quella su pellicola.
La trama (con le consuete differenze tra fumetto e film) si dipana in maniera magistrale, risultando forse un po' troppo complessa (almeno ad una prima lettura) l'originale e in alcuni punti poco completa la rivisitazione. Nel primo caso, infatti, anche i personaggi secondari trovano discreti spazi che li modellano come figure tridimensionali e sfaccettate, che arricchiscono in maniera importante l'intera vicenda. Nel secondo caso, per ovvie esigenze di condensazione, non si trova altrettanta cura, e anzi si perdono alcuni passaggi secondari ma pur sempre necessari per una perfetta comprensione. In ogni caso si tratta di lavori avvincenti e di indubbia qualit?.
Pi? "drammatico" il film, pi? introspettivo il fumetto. Pi? umani gli attori (eccezionali le movenze di Hugo Weaving, al secolo l'agente Smith di Matrix
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In conclusione, un lavoro (un capolavoro direi) da vedere (se se ne ha ancora la possibilit?) e da leggere.