Alfa Romeo Giulietta berlina (1955-1963)

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La Giulietta berlina esordisce al Salone di Torino nel 1955 e costa un milione e 300 mila lire. Con questa vettura si apre un nuovo capitolo per la casa del Biscione abbinando cinque comodi posti alla grinta del motore bialbero. Dal 1955 al 1963 sono state prodotte 39.057 unità. Lo Staff tecnico capeggiato da Orazio Satta Puliga avevano iniziato a delineare la tecnica della Giulietta già alla fine del 1951: punto di forza del quattro cilindri in linea l’alluminio che lo rende particolarmente resistente alle alte sollecitazioni. Le canne dei cilindri sono riportate in ghisa speciale, la distribuzione è a doppio albero a camme in testa, mentre l’albero a gomiti è montato di cinque supporti: rispetto alla concorrenza tutto un altro mondo. Le misure di alesaggio e corsa ( 74×75 mm) rendono il motore particolarmente quadro. La frenata è garantita da quattro tamburi che hanno il pregio dell’alettatura esterna elicoidale per favorirne il raffreddamento mediante l’effetto turbina: ottenuti con uno special procedimento di fusione dall’Alfa sono molto costosi per una vettura media.

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COME E’ NATO IL NOME GIULIETTA ( fonte Wikipedia)

La nascita della denominazione “Giulietta”, sebbene chiaramente riferita all’opera shakespeariana Romeo e Giulietta, è stata oggetto di varie versioni e aneddoti. Il più curioso racconta che nell’ottobre 1950 una delegazione di otto dirigenti dell’Alfa Romeo fu inviata al Salone dell’automobile di Parigi per la presentazione del nuovo modello “1900”. Nel corso di una cena offerta in loro onore dal concessionario francese dell’Alfa Romeo, in un noto ristorante parigino, i dirigenti furono scherzosamente apostrofati da un decaduto principe russo che, per sbarcare il lunario, si esibiva nei locali pubblici inventando filastrocche e poesiole all’indirizzo dei clienti. Quella sera il “poeta burlesco”, per canzonare l’atteggiamento austero e compassato degli ospiti d’onore, recitò: «Je vois huit Roméo, mais aucune Juliette!» (Vedo otto Romeo, ma nessuna Giulietta!). L’episodio venne ricordato da alcuni di questi dirigenti nella riunione per decidere il nome commerciale del nuovo modello “tipo 750” e la scelta cadde su “Giulietta”, di fatto ispirato da un artista di strada franco-russo.

 

 

SCHEDA TECNICA 

Cilindrata: cc 1290
Potenza massima: 53 CV a 5.500 giri/min ( 62 cv a 5.800 giri/ min dal 1961)
Distribuzione: valvole a V in testa, due assi a camme in testa, con doppia catena
Freni: A pedale (impianto idraulico – anteriori e posteriori a tamburo, a mano sulle ruote posteriori)
Passo: 2.380 m
Peso a secco: Kg 870
Velocità massima: Km/h 136 ( 140 – dal 1957 – 145 – dal 1961)
Consumo medio: 8 litri/100 km
Struttura: scocca portante in lamiera d’acciaio
Prezzo dell’epoca : Lire 1.300.0000
Trazione: posteriore
Lunghezza: 3.990m
Larghezza: 1.550m
Altezza: 1.400 m

Fonte Quattroruote