Fiat: obiettivi confermati per il 2009
L’ AD di Fiat Sergio Marchionne ha spiegato ieri ha spiegato al CDA i conti del secondo trimestre 2009: apprezzamento per l’aumento delle quota di mercato soprattutto in Germania e Francia oltre che in Italia. Marchionne ha potuto spiegare nel pomeriggio agli analisti che il secondo trimestre si è chiuso con una perdita di 179 miliardi e con un fatturato in calo del 22,5% a quota 13,2 miliardi (rispetto ai 17,022 dello stesso periodo dello scorso anno), ma che il gruppo torinese conferma gli obiettivi di quest’anno, prevedendo un utile della gestione ordinaria superiore al miliardo di euro (con un utile netto di poco superiore ai 100 milioni) e un indebitamento netto industriale al di sotto dei 5 miliardi.
Fatti due conti (Chrysler dovrebbe produrre 1,8 milioni di auto, Fiat 2,2 milioni) Marchionne confidava a un analista: «Quota 5,5 milioni? Ci arriveremo, in maniera meno eclatante che con Opel, ma ci arriveremo. Ci lasci il tempo per farlo». Ad esempio Fiat conta molto sul recentissimo accordo sottoscritto con la cinese Guangzhou che dovrebbe portare a una produzione di 250 mila auto e 300 mila motori. Marchionne ha detto che si dovrebbe partire nella seconda metà del 2011 una berlina del segmento “C†con motori da 120 e 150 cavalli.
In questo ambito l’Ad della Fiat inquadra la volontà del gruppo di rilevare la Bertone: la carrozzeria ha una capacità di 48 mila auto l’anno e una linea di verniciatura moderna, adatta a produzioni di nicchia e di alta qualità . Discorso chiuso, invece, su Termini Imerese. Marchionne ha spiegato ancora una volta agli analisti che lo stabilimento siciliano è un non senso produttivo. Fiat perde mille euro per ogni vettura prodotta: dal 2012, perciò, basta auto.