Jean-Philippe Imparato è il nuovo CEO dell’Alfa Romeo targata Stellantis. Quale futuro per il Biscione con l’ex dg di Peugeot e Citroen?

E’ il manager francese Jean-Philippe Imparato il nuovo numero uno dell’Alfa Romeo targata Stellantis. E’ una persona di fiducia del CEO Carlos Tavares. Ha 54 anni ed è in PSA Groupe dal 1989, ha scalato l’intera piramide gerarchica passando da Area Manager a Direttore Generale sia del brand Peugeot che del brand Citroen dal 2016. Quale è la sua visione del brand Alfa Romeo nella galassia Stellantis? Saprà essere in grado di ridare smalto al Biscione con un nuovo piano di rilancio? Se sì con che modelli? Il timore degli appassionati è che si corre il rischio di avere troppa condivisione con piattaforme PSA e che possa sparire l’identità dell’Alfa Romeo già ampiamente compromessa dalla gestione Fiat Group doove sono emerse tante ombre ( 145,146,155) e poche luci ( 164, 156,147,GT, Giulia, Stelvio, MiTo, Giulietta). Che fine farà l’ italianissima piattaforma Giorgio ( è il pianale di base di Giulia e Stelvio)?

Che non si distrugga il grande lavoro svolto da Sergio Marchionne con il lancio della Giulia e dello Stelvio. Questi due modelli infatti hanno ridato lo smalto premium ad un brand che era diventato troppo generalista. Il rientro nel mercato statunitense del Biscione è datato novembre 2014 con l’Alfa 4C. Dal secondo semestre 2016 è arrivata anche la Nuova Giulia e subito dopo anche lo Stelvio. Sono prodotti che necessitano di essere accompagnati anche da altri modelli per avere maggiori vendite in un mercato dove regnano i SUV. Cosa si vorrà fare negli States? Troppe domande, zero risposte ufficiali.

A fine anno debutterà il Suv Alfa Romeo Tonale ed è figlio della precedente gestione. Il B-Suv che vedremo a fine 2022 marchiato Alfa Romeo nascerà con piattaforma modulare CMP di origine PSA già predisposta per vetture ibride ed elettriche. Sarà prodotto in Polonia insieme a modelli gemelli Fiat e Jeep. Che futuro produttivo ci sarà per gli stabilimenti italiani FCA che producono motori e modelli Alfa Romeo ( Cassino, Termoli e Pratola Serra) ? E sull’alto di gamma avremo un’Alfa Romeo? Avremo una Nuova Giulietta? Resterà in Formula 1 a supporto della Scuderia Sauber ? Quale visione ci sarà per Alfa Romeo nel mercato cinese? Aspettiamo comunicazioni ufficiali in merito, oggi abbiamo troppi quesiti e non una sola risposta e/o rassicurazione ufficiale. L’auspicio è che venga realizzata una nuova gamma di vetture degne della storia del marchio; i modelli devono essere ideati, progettati e prodotti in ITALIA. I target di vendita previsti negli ultimi trentacinque anni non sono mai stati rispettati. Occorre resettare tutto e ripartire ma con la visione giusta, abbiamo perso troppe opportunità.
Prima di giudicare la nuova dirigenza vogliamo analizzare i Product Plan futuri e capire quali investimenti si vogliono realizzare negli stabilimenti italiani. Disperdere nel nulla il grande lavoro di Marchionne sui siti italiani in nome delle economie di scala e delle pressioni dell’azionista statale francese è un attentato contro quel poco che resta dell’Italia industriale e irrispettoso nei confronti delle tante persone che fino ad oggi hanno dato lustro a questo glorioso marchio. I timori sono tanti e siamo francamente stanchi di sentire solo annunci su un marchio che merita ben altre attenzioni da parte del top management team di turno!
Michele Antonucci
