Stellantis: ipotesi produzione francese per la futura Alfa Giulietta
Il 2021 sarà un anno cruciale per il Biscione. La Dirigenza dovrà rendere noto il futuro Piano Prodotti Alfa Romeo ( Product Plan) e per ora è prematuro lanciare date sui futuri modelli. Di certo ad oggi sappiamo solo che è avviata la pre-produzione del Suv Alfa Tonale su base Jeep Compass presso lo stabilimento ex FCA di Pomigliano d’Arco, storico stabilimento alfista dove sono state prodotte Alfasud ( tutte le varianti) , Alfa 33 ( tutte le varianti), 155,145,146,156,156 SW,147, GT, 159 e 159 Sport Wagon. A dicembre 2020 avevamo reso noto l’ufficialità della notizia per cui i futuri B-Suv Alfa Romeo, Jeep e Fiat saranno prodotti dal 2022 in Polonia a Tychy dove oggi viene prodotta la Fiat 500, la Lancia Ypsilon e l’Abarth 500. La piattaforma adottata sarà la CMP del Gruppo PSA. Una scelta imposta dalle economie di scala. Il B-Suv del Biscione dovrebbe chiamarsi Alfa Brennero.

Sono insistenti invece le voci per cui Stellantis vorrebbe in nome delle economie di scala vorrebbe realizzare la produzione della futura Alfa Romeo Giulietta in Germania ( Plant Opel) o in Francia (Plant ex PSA) dove sono prodotte rispettivamente le nuove Opel Astra e Peugeot 308 e DS4 basate tutte sulla piattaforma EMP2 di origine ex PSA. Il ragionamento in termini industriali ipotizzerebbe la quasi saturazione dello stabilimento Mulhouse in Francia e di quello OPEL di Russelsheim in Germania. Ma cosa ne sarà del nostro stabilimento italiano di Cassino che ha prodottto fino a dicembre 2020 la Giulietta e che continua a produrre Alfa Giulia, Alfa Stelvio e a breve anche il SUV Maserati Grecale? Se è vera questa ipotesi ci vorranno altri modelli per saturare lo stabilimento laziale. Ad oggi bocche cucite e questo non aiuta a rimuovere le giustificate preoccupazioni. Anche dal Governo Italiano il silenzio totale, ma perchè non si vuole discutere realmente del futuro industriale degli stabilimenti italiani? Eravamo nel 2013 quando Sergio Marchionne, allora numero uno di FCA, aveva ribadito quanto fosse importante preservare il Made in Italy per alcuni marchi premium tra cui Alfa Romeo, sottolineando come mai sotto la sua gestione uno dei modelli del Biscione sarebbe stato prodotto all’estero. E’ stata avviata lentamente la distruzione anche di questa giusta visione del top manager italo-canadese. Nulla sarà più come prima, purtroppo.
M.A.