Alfa 33 (1983-1995) – L’erede dell’Alfasud

La 33 nata nel 1983 prende il testimone dell’ Alfasud ereditandone gli organi meccanici e lo stabilimento di porduzione di Pomigliano d’Arco.E’ stato un modello destinato ad un grande successo commerciale considerando che in 12 anni di onorata carriera è stata venduta in un milione di esemplari. I punti di forza della 33 sono stati: affidabilità ed ottimo livello delle prestazioni. Novità meccaniche di pregio a freni e sospensioni; invece dei quattro dischi vengono utilizzati dischi solidali con le ruote all’avantreno e tamburi al retrotreno.
Nel 1983 viene lanciata la versione 1.5 4×4 (trazione integrale di tipo inseribile) e nel giugno 1984 la 33 Giardinetta poi ribattezzata “Sportwagon”. Rispetto alla berlina è più lunga di 12 cm , con una terza luce laterale.La capacità del bagagliaio va da 350 a 1000 litri.Nel 1990 esce la seconda serie della 33 che mantiene la linea originale ma viene arricchita da numerosi accessori e da versioni speciali…ricordate la 33 IE IMOLA ???
L’evoluzione del boxer
Si parte da 1,3 litri (ma per una prte del mercato estero è disponibile anche come 1,2) per poi passare a 1,5 e arrivare anche a 1,7 litri. L’alimentazione iniziale è a carburatori, in seguito viene introdotta l’iniezione elettronica BOSCH LE-Jetronic. Nel 1988 tutti i motori boxer adottano camere di scoppio a profilo lenticolare che consente l’utilizzo della benzina verde senza piombo. Dal 1990 sul 1.7 arrivano le 4 valvole per cilindro, la potenza varia dagli iniziali 79 cv della prima serie fino a quasi raddoppiare con i 133 cv della permanent 4, una 1.7 con la trazione integrale. Dal 1986 al 1992 è stato anche prodotto un 3 cilindri in linea a gasolio sovralimentato studiato dalla VM di Cento (Ferrara) con le testate separate.
L’Alfa 33 esce di scena nel 1995 sostituita da 145/146.