Alfa 6 – L’ Anti BMW, la risposta italiana alle 6 cilindri tedesche – (1979-1986)
“L’ Anti BMW, la risposta italiana alle 6 cilindri tedesche , un ritorno alla tradizione Alfa Romeo, l’ unica berlina di prestigio italiana attualmente in produzione , l’ alternativa italiana . La più potente quattro porte della sua cilindrata”” con questi titoli le riviste specializzate salutano nell’ aprile del 1979 l’arrivo della nuova ammiraglia della Casa del Biscione , l’ Alfa 6
Berlina dalle generose dimensioni , suscita inizialmente un buon interesse pur nascendo in un periodo poco favorevole alle automobili del suo tipo : i problemi posti dalla penuria di petrolio attenuano l’ entusiasmo verso le vetture di cilindrata e classe elevata. E proprio la crisi energetica sembra avere un conto aperto con l’ Alfa 6. Nata come progetto 119 avrebbe dovuto esordire già nel 1973, ma in piena Guerra del Kippur ai dirigenti dell’ Alfa era sembrato esagerato proporre una vettura che percorresse 7 km con un litro di PREZIOSA benzina. I probabili acquirenti perciò sarebbero stati pochi a la produzione della 6 venne rinviata di oltre 6 anni.
E la carrozzeria è forse la componente della vettura che risente decisamente della data effettiva di nascita , la linea molto tradizionale è un pò obsoleta e riscuote pochi consensi : a tutti gli effetti la 6 sembra la sorella maggiore dell’ alfetta , perciò viene subito chiamata col soprannome di ALFONA. Il frontale piuttosto pesante, con il tipico scudetto centrale , quattro proiettori e grossi lampeggiatori laterali. Nella vista laterale la parentela è ancora più evidente , mentre la coda massiccia e con grandi gruppi ottici, ha uno sbalzo notevole.
Tuttavia ricorda Quattroruote nella prova del 1979 – La carrozzeria dell’ Alfona ha pure qualche vantaggio : è un’ automobile poco vistosa , quasi anonima , che si mimetizza facilmente tra le altre Alfa. Di questi tempi , quando i possessori di macchine di lusso troppo vistose hanno vita difficile ciò può costituireun vantaggio non trascurabile. L’ impostazione classica prosegue nell’ abitacolo con una strumentazione completa e una buona finitura negli interni, anche se Mercedes e Bmw le bagnano sotto il naso : Il nostro buono sta per incoraggiare a seguire con maggiore attenzione questa importante componente della vettura”.
A un aspetto decisamente tradizionale corrisponde una meccanica, che seppur datata, rimane sofisticata e particolarmente brillante come vuole la più pura tradizione alfista. Il progetto 119 è uno degli ultimi visti da Orazio Satta Puliga ( scomparso nel 1974) mitico ingegnere che dal dopoguerra in poi ha firmato tutte le alfa. Un altro raffinato tecnico Alfa, Giuseppe Busso, ricorda così quel periodo :
” Il V6 nacque per sostituire il 2600 cm cubici a 6 cilindri il linea e doveva essere più compatto del V8 pur con una cilindrata superiore ai due litri, verificammo certe nostre ipotesi con un quattro cilindri sperimentale che girò a Parigi in un centro della Bosch , che mise l’ Alfa in condizione di compiere i primi esperimenti con l’ iniezione elettronica. La distribuzione avveniva tramite un albero a canne in testa azionato da una cinghia posteriore che comandava direttamente le valvole di aspirazione e con una piccola punteria e un bicchierino quelle di scarico. I positivi riscontri ci incoraggiarono a derivare da quello schema a un 6 cilindri a V di 60° con cilindrata di 2.5 -3 litri che iniziò a girare nel 1968″.
Il propulsore che venne montato è dunque un V6 con distribuzione ad albero a camme in testa per ciascuna bancata. L’ alimentazione invece è quella classica a carburatori sei monocorpo. Il cambio ZF a cinque marce viene collocato anteriormente in blocco con il motore a differenza dell’ Alfetta dive è posteriore unito al differenziale. Vine montato dalla Casa anche il servosterzo per la prima volta !A richiesta è disponibile un cambio automatico a tre rapporti della ZF. I 158 cv fanno arrivare l’ Alfa 6 a 195 km/h ( rilevazione Quattroruote) al verice della sua categoria. La 2.5 rimane in produzione fino al 1987 , prodotta in 6372 esemplari, 1206 dei quali con l’ impianto catalizzato.
Nel luglio del 1983 l’ ammiraglia è sottoposta a un leggero restyling e vengono introdotte 2 nuove motorizzazioni:
2.0 V6 con 135 cv , ma questo motore non è in grado di trasscinare con sufficienza 1600 Kg di carrozzeria !Le prestazioni , soprattutto i valori dell’ accelerazione , lasciano a desiderare mentre i consumi sono al top da transatlantico. l’ allestimento al top, la Quadrifoglio ORO mantine il 2.5 ma adotta l’ iniezione elettronica. Ottime le finiture, all’ altezza di una vettura di classe, che comprende anche il condizionatore. E’ la mascherina ad essere cambiata, i gruppi ottici posteriori incorporati. La produzione viene sospesa nel 1986, ecco i numeri : la 2.0 conta 1.771 unità, 1.168 la Quadrifoglio Oro .
SEmpre nel 1983 arriva anche il diesel , sarà venduta in 2977 unità ! Il motore 2.5 è il primo 5 cilindri costruito in Italia dalla VM di Cento. 105 cv e velocità max di 171 km/h. Commenta Quattroruote dopo la prova :””Si apprezza soparattutto guidandola sportivamente , la potenza, la prontezza del motore, le ottime doti di guidabilità la rendono molto valida nei percorsi misti dove si sfrutta al massimo la meccanica . Anche tenuta di strada e manegevolezza sono ottime e il confort è accettabile . Con prestazioni elevate e dal notevole brio accontenterà sicuramente coloro che scelgono il diesel, ma vogliono una dose di sportività . Unico difetto : elevata rumorosità e carrozzeria datata.””
L’Alfa 6 è stata sostituita dall’Alfa 164 nel 1987.
Fonte Quattroruote
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SCHEDA TECNICA ALFA 6 -> 2.5 V6
Motore a 4 cilindri
Cilindrata: cc 2492
Potenza massima: CV 158 a 5600 giri/min;
Distribuzione: valvole a V in testa, un asse a camme in testa per bancata con bilancieri, cinghia dentata
Accensione: elettronica a scarica induttiva
Freni: a pedale -> impianto idraulico -> anteriori a disco autoventilanti e posteriori a disco sospesi con servofreno
Passo: 2,600 m
Peso in ordine di marcia -> 1470 kg
Velocità massima: Km/h 193 in 5^
Ultimo aggiornamento 11/08/2016 ore 16.25
MitoAlfaRomeo.com – La Web Community degli Alfisti
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