Alfa Romeo S.Z. (Sprint Zagato) 1989
3.0 V6 207cv , prodotta in 1000 unità
0-100 in 7 secondi e 245 km/h velocità massima,
Meccanica derivata dalla 75 3.0 IMSA
Trasmissione :Trazione posteriore,
cambio a 5 rapporti posteriore in blocco con il differenziale,
pneumatici ant 205/55 ZR 16, post 225/50 ZR 16
Alla fine del 1992 viene ricavata una versione aperta, chiamata RZ
Alfa Romeo SZ (1989) Quando venne presentata al Salone di Ginevra del 1989 si chiamava ES 30. I suoi ideatori la definirono “vettura simbolo” per la sua capacità rappresentativa del marchio Alfa Romeo e “vettura laboratorio” per le procedure d’avanguardia con cui era stata progettata e realizzata. Poi prese il nome definitivo, SZ, in onore della gloriosa Giulietta Sprint Zagato.
La vettura – La personalità eccezionale della SZ si esprime anche nel suo aspetto esteriore. I designer del Centro stile Alfa, in collaborazione con gli stilisti della Carrozzeria Zagato, hanno saputo conferire alla supersportiva italiana una carica di esuberante dinamismo e di aggressività che non manca di colpire l’attenzione di chi la osserva. La meccanica è derivata direttamente dalla 75 IMSA da competizione mentre la carrozzeria, in materiali compositi, è stata interamente concepita al computer in soli 19 mesi. Venne prodotta in soli 1000 esemplari ed è stata a lungo un oggetto di élite per il fatto di essere una vettura “numerata”, destinata solo a un’eletta schiera di alfisti privilegiati.
L’abitacolo – I rivestimenti interni in cuoio naturale, la pelle nera adottata per la superficie della plancia e i montanti anteriori, la raffinata moquette chiara che ricopre il pavimento e il vano bagagli, danno origine nel loro insieme a un raccolto ambiente di signorile eleganza, in linea con l’immagine elitaria della vettura. Il posto di guida trasmette la sensazione di essere davvero piloti nel senso più puro dell’espressione.
A ciò contribuisce il volante sportivo in pelle, regolabile sia assialmente, sia in altezza e la strumentazione ben leggibile d’impostazione sportiva. Ma ancor di più contribuisce la rigorosa impostazione ergonomica dei comandi e dei sedili avvolgenti dalla quale scaturisce quello stretto vincolo uomo-macchina che si ritrova in ogni vettura da corsa. Pur conservando qualcuno degli aspetti di “ruvidezza” inevitabili in una vera auto sportiva, la SZ riserva a chi è a bordo piccole comodità come alzacristalli elettrici, specchi esterni orientabili elettricamente, aria condizionata. Alle incomparabili sensazioni che una grande vettura sportiva riserva a pilota e passeggero, la SZ ne aggiunge una specifica, quella della eccezionale luminosità dell’abitacolo, che compensa il lieve senso di “costrizione” connesso con la ri-dotta altezza del padiglione. Le impressioni di guida – Su strada colpiscono le prestazioni superlative e la fantastica capacità di tenuta di strada della SZ. Il sei cilindri 3 litri Alfa da 207 CV, oltre alle partenze brucianti, permette alla SZ di disporre in ogni circostanza di una potenza esuberante che significa riprese mozzafiato e maggiore sicurezza di guida.
Oltre che capace di filare sicura nel vento (Cx 0,30), la SZ è anche una macchina sapien-temente equilibrata. Questa qualità le deriva da caratteristiche avanzate della sua meccanica, quali la trasmissione transaxle, con il gruppo cambio-differenziale sull’assale posteriore, e l’assetto fortemente ribassato. A questo proposito, sul mobiletto centrale della SZ, spiccano due tasti dalla funzione specialissima ed esclusiva. Servono a modificare l’assetto della vettura maggiorandone l’altezza da terra per superare senza danni asperità del terreno e rampe ripide. Tra i fattori che maggiormente contribui-scono a conferire alla SZ eccezionali capacità di tenuta e guidabilità anche alle più alte velocità è da citare il sofisticato sistema delle sospensioni con il ponte posteriore De Dion regolabile e l’effetto deportante as-sicurato dall’alettone posteriore. Al volante della SZ prestazioni così eccezionali si accompagnano a una guidabilità assolutamente inaspettata. Il controllo della potenza non crea infatti nessun problema nel traffico cittadino, rombo del motore a parte, come si addice ad una vera supersportiva Alfa Romeo.
Fonte Quattroruote